L’ORMONE DELLA CRESCITA
L’ORMONE DELLA CRESCITA
I risultati dello studio sono stati pubblicati nel 2019 sul Journal of Clinical Oncology e potrebbero portare a un cambiamento nella pratica clinica. Al momento infatti il tamoxifene è utilizzato a un dosaggio molto più alto, di 20 mg/die, che provoca pesanti effetti collaterali, mentre con il dosaggio a 5 mg/die gli effetti collaterali sono ridotti e più tollerabili per la donna. In altri casi la terapia ormonale viene intrapresa in seguito alla ricomparsa della malattia o quando questa viene diagnosticata già in fase avanzata. I livelli plasmatici di tiroxina possono ridursi durante il trattamento con Norditropin a causa della aumentata deiodinazione periferica di T4 a T3. Uno stato di ipotiroidismo si può sviluppare durante l’evoluzione di una patologia ipofisaria.
- Provoca gli stessi effetti collaterali delle altre terapie ormonali per il tumore del seno (i disturbi tipici della menopausa) ma ha un effetto più marcato sull’umore, per cui può portare più facilmente alla depressione.
- L’ormone della crescita è sintetizzato ai massimi livelli in età puberale, dopo di ché inizia a calare.
- La produzione di GH nel corso della giornata è intermittente con i picchi maggiori durante il sonno e, in particolare, nelle ore iniziali del sonno stesso.
- Se non trattato e diagnosticato in tempo il deficit di GH provoca un ritardo della crescita nei bambini e negli adolescenti e può influenzare la mineralizzazione scheletrica, la forza muscolare e il metabolismo dei lipidi.
- Il test di tolleranza all’insulina può essere il test di stimolo più efficace per stimolare il rilascio di ormone della crescita (GH) ma è eseguito raramente a causa del rischio di ipoglicemia.
Gli effetti di dosi così alte di ormone non possono essere valutati in studi sperimentali controllati su persone sane per motivi etici; tra l’altro questi studi dovrebbero includere soggetti allenati e non allenati per periodi lunghi anni. Non ci sono chiare dimostrazioni che il GH migliori le prestazioni sportive, mentre sono provati gli effetti avversi. Questo studio è stato elaborato al fine di valutare gli effetti a breve e lungo termine della terapia con ormone della crescita in soggetti affetti da trisomia 21.Metodi. Sono state analizzate le curve di crescita di 10 soggetti (3 maschi e 7 femmine), di età compresa tra 21 e 35 anni, affetti da sindrome di Down, sottoposti in epoca pre/peripuberale ad un trattamento con ormone della crescita (GH), durato in media 3,02 anni. La terapia con GH ha comportato un incremento della velocità di crescita di questi soggetti e un miglioramento della statura definitiva di 5,16 cm nei maschi e 7,35 cm nelle femmine. In occasione del controllo a distanza non è stata riscontrata alcuna alterazione nel quadro ematologico, nelle concentrazioni di HbA1c, nella funzione tiroidea e nella funzionalità epatica, a testimoniare l’assenza di effetti collaterali della terapia con GH in soggetti affetti da sindrome di Down.Conclusioni.
Secrezione GH: fattori positivi
Le IGF-1 sono prodotte in tutti i tessuti dell’organismo, ma principalmente nel parenchima epatico. Più del 90% delle IGF sono legate a proteine leganti «IGFBP’s» delle quali https://dianabolrsforums.com/sport/turinabol-come-assumerlo-a-cosa-abbinarlo-in-un-corso.html la IGF-BP3 risulta essere la più importante. Un sovradosaggio protratto nel tempo può dar luogo a segni e sintomi correlati con l’eccesso di ormone della crescita umano.
- Quando si sospetta un caso di acromegalia, l’iter diagnostico inizia con una serie di analisi del sangue.
- I livelli di testosterone dovrebbero essere monitorati ogni 4-6 settimane e quindi annualmente, a meno che le analisi non suggeriscano controlli più frequenti.
- L’acromegalia è un quadro clinico patologico derivato dall’esposizione dell’organismo ad un eccesso di ormone della crescita (GH) causato da un adenoma dell’ipofisi.
- Per questo motivo in molti casi di preferisce una valutazione volta al dosaggio del fattore di crescita insulino simile.
- Il testosterone, come pure altri ormoni presenti nel corpo, sono connessi con la funzione del GH, dunque vale la pena utilizzare anche prodotti che migliorino la loro presenza.
Gli inibitori dell’aromatasi impediscono la produzione degli estrogeni bloccando l’azione dell’enzima aromatasi indispensabile per la sintesi degli estrogeni a partire dagli ormoni sessuali maschili (androgeni), i quali vengono prodotti dalla corteccia surrenale anche nelle donne. Alcuni farmaci, nelle prime fasi del trattamento, possono paradossalmente aumentare la stimolazione ormonale e quindi intensificare i sintomi della malattia (come per esempio i disturbi urinari nel caso del cancro alla prostata), ma il fenomeno – detto “flare-up o tumour flare” – è transitorio e può essere tenuto sotto controllo. La terapia ormonale è in genere ben tollerata e provoca effetti collaterali gravi solo in rari casi. Tuttavia può comportare una serie di disturbi di entità variabile a seconda del tipo di composto. Dal punto di vista generale, e senza entrare negli specifici metabolismi energetici per non affrontare un discorso troppo complesso per questa sede, diremo che gli allenamenti che ci fanno produrre Gh sono quelli intensi con carichi massimi e che non durano più di tre minuti. Quindi avrai già compreso che non parliamo di sostanze da assumere dall’esterno del corpo che sono veri e propri farmaci che vengono prescritti a chi ne ha la necessità clinica e che, in ambito sportivo, sono considerati doping, per non parlare dei devastanti effetti collaterali che possono avere sulla salute di un individuo sano.
Cosa sono gli ormoni
Pazienti con patologie endocrine possono sviluppare più frequentemente slittamenti della testa delle epifisi femorali e la sindrome di Legg-Calvè-Perthes si può verificare più frequentemente nei pazienti di bassa statura. I pazienti con insufficienza dell’ormone della crescita secondaria ad una lesione intracranica devono essere esaminati frequentemente per evidenziare una progressione o una ricorrenza della lesione di base. Norditropin deve essere instaurato solo da medici esperti di deficit secretivi di GH e del relativo trattamento. Ciò è vero anche per la gestione della sindrome di Turner e dell’insufficienza renale cronica. Non sono disponibili dati relativi alla statura finale dei bambini affetti da sindrome di Turner o da insufficienza renale cronica dopo trattamento con Norditropin.
- Prima di iniziare il trattamento è necessario che i processi tumorali intracranici siano inattivi e che la terapia antitumorale sia stata completata.
- Dopo l’inizio della terapia con agonisti della dopamina, i pazienti in genere vengono visitati a intervalli da uno a tre mesi fino a quando non sono stabili.
- Se sei affetto da diabete e devi sottoporti a terapia sostitutiva per l’ormone della crescita chiedi al tuo medico di farti eseguire regolari controlli dei livelli di glucosio nel sangue e il trattamento del diabete.
- Il deficit dell’ormone della crescita può presentarsi in forma molto variabile e il quadro clinico è condizionato dalla gravità del deficit ormonale e dall’età di insorgenza.
Può essere somministrato tramite iniezioni intramuscolari, per bocca o con formulazioni che prevedono l’assorbimento cutaneo del farmaco come gel, crema o cerotto gel. La scelta della formulazione spetta non solo al medico, che deve conoscerla in modo approfondito sia in termini di efficacia che di effetti collaterali, ma anche al paziente stesso, dopo essere stato adeguato informato. IL GH viene secreto soprattutto durante l’infanzia e la gioventù, in queste fasi l’ormone è responsabile della crescita dell’individuo. La sua azione determina la crescita dello scheletro, la maturazione di certi organi e lo sviluppo muscolare in associazione con altri ormoni.
2 Proprieta’ farmacocinetiche – [indice]
I sintomi sono normalmente transitori e dose dipendenti, ma possono richiedere una riduzione della dose. Si consiglia di aumentare la dose iniziale gradualmente, ad intervalli mensili, sulla base della risposta clinica e dell’insorgenza di eventi avversi. L’altra fonte di stimoli è l’assunzione di aminoacidi singoli che crea da un lato una salita di aminoacidi liberi nel plasma, dall’altro realizza le condizioni (aumento di GH ed insulina) per il loro utilizzo come mattoni della sintesi proteica.
Nelle ghiandole endocrine (per esempio la tiroide o l’ovaio) si possono sviluppare tumori benigni o maligni, i quali possono manifestarsi con un’aumentata o ridotta produzione del relativo ormone. Un’iperproduzione è più comune in caso di una proliferazione benigna, mentre la perdita di funzione e l’invasione del tessuto circostante, tipiche della trasformazione maligna, comportano più spesso una carenza dell’ormone. Il GH è somministrato tramite iniezione sottocutanea (nel tessuto adiposo), ogni giorno in genere al mattino, per “mimare” il più possibile le secrezioni fisiologiche. Le dosi comunemente usate sono 1-2 UI nell’adulto come terapia di mantenimento e 2-5 UI (0,3mg/kg/settimana) nel bambino-adolscente; 1 UI (unità internazionale) corrisponde a 0,33mg di sostanza.
Se viene confermata la riduzione della secrezione di ormone della crescita (GH), devono essere eseguiti, se non sono stati fatti precedentemente, test della secrezione degli altri ormoni ipofisari e (se alterati) degli ormoni delle ghiandole periferiche che sono il loro bersaglio e studi di imaging. Il GH è considerato dagli atleti la molecola ideale per aumentare la massa muscolare e le performance, data la sua nota e dimostrata azione di stimolo sulla sintesi proteica nelle cellule muscolari e sulla crescita fisica. Inoltre, la sua azione lipolitica aiuta a diminuire la massa grassa riducendo il tessuto adiposo e contribuendo, così, alla liberazione di calorie e di acidi grassi nel sangue utilizzati per sviluppare energia. Il GH viene considerato capace di migliorare le prestazioni sportive ed è una sostanza classificata come proibita nella lista della agenzia mondiale dell’anti-doping, la World Anti-Doping Agency (WADA). Il GH ricombinante è difficilmente rilevabile dai controlli anti-doping, principalmente per il breve tempo di permanenza nel circolo sanguigno e per le piccolissime quantità eliminate nelle urine.
Come target terapeutici nel bambino si valuta la crescita, l’età ossea e valori di IGF-1; nell’adulto i valori di IGF-1, la densità ossea, il BMI e altri parametri ematici. L’esercizio fisico, specialmente intenso e con elevata produzione di lattato (HIIT, lavori ad alta densità) è in grado di aumentare in modo significativo la secrezione di GH. Questo aumento è però circoscritto e non porta a livelli mediamente più elevati di IGF-1, che sappiamo essere il mediatore a livello muscolare.